Conversazione radiofonica Rai – 30/03
La storia che dà origine alla festa di Pesach, la Pasqua ebraica, che avrà inizio la sera di venerdì 30 marzo, è una storia di speranza. Narra di come un gruppo di schiavi sia stato liberato dal potere di uno dei più grandi imperi dell’antichità, l’Egitto dei Faraoni, e di come il Potere supremo ha liberato degli esseri umani ridotti all’impotenza più assoluta. Gli ebrei allora, come tante altre volte sarebbe accaduto nella storia, erano facile bersaglio del pregiudizio: inizialmente furono schiavizzati; successivamente il decreto di sterminio di tutti i bambini ebrei maschi gettandoli nel Nilo stava aprendo la strada ad un vero e proprio genocidio. Poi, improvvisamente, appare la figura di Mosè: un ebreo, cresciuto come un egiziano, che in quel momento non era in pericolo, e avendo assistito a quanto stava avvenendo al suo popolo rimane scosso e decide che bisogna fare qualcosa.
Pesach è una critica ai simboli più tangibili del potere umano quando questo è usato per umiliare e annichilire i propri simili.
E’ una storia che viene narrata da allora di generazione in generazione e trasmessa ai propri figli durante il Seder di Pesach, la cena delle prime due sere della festa, che complessivamente in diaspora dura otto giorni. Un momento preparato accuratamente a partire dalle settimane precedenti, per via del divieto di consumare cibi lievitati durante tutta la durata della festa, perché i nostri padri, uscendo dall’Egitto, non ebbero il tempo di far lievitare il pane, che sarebbe servito durante il viaggio. Per questo durante Pesach consumiamo solo matzot, pane azzimo. Il seder è un momento nel quale i più grandi protagonisti sono i bambini. Tutto inizia con le loro domande: “che differenza c’è fra questa sera e tutte le altre sere?”, e così prende il via la narrazione. Nella vita di ciascuno di noi le domande sono fondamentali. Non vogliamo una accettazione acritica. C’è qualcosa di giusto nelle ingiustizie che affliggono questo mondo? Perché rimaniamo passivi di fronte alla sofferenza? Quello che impariamo quando siamo ancora bambini contribuirà alla società che formeremo quando saremo adulti.
Le vicende di Pesach sono una storia non impressa sui muri di imponenti edifici per mezzo di geroglifici, ma impressa nella mente delle persone, attraverso la quale affermiamo concetti fondamentali come quelli della libertà, della responsabilità e della dignità umane.
L’uscita dall’Egitto non è solo un evento, per quanto importante, nella storia ebraica, ma è una parte essenziale che anima la legge ebraica in numerose delle sue espressioni. Il ricordo della condizione di schiavitù ispira molti precetti della tradizione ebraica.
La storia di Pesach, nonostante narri eventi avvenuti oltre tremila anni fa, è sempre attuale, perché riguarda temi che non cadono mai in prescrizione, e sui quali dobbiamo essere sempre estremamente vigili: la schiavitù, la libertà, l’esercizio del potere, l’organizzazione politica, la dignità umana, la responsabilità. Questi argomenti sono calati all’interno di un’esperienza storica concreta, ma, è bene ricordarlo, l’acquisizione della libertà è un viaggio che tutti noi, in ciascuna generazione, dobbiamo affrontare. E’ necessario ragionare periodicamente su questi concetti, perché la libertà è estremamente fragile, e va tutelata e, per così dire, rinfrescata. D. non vuole l’adorazione di servi, ma di uomini liberi. E per questo la Bibbia non ci parla solo di questioni private o spirituali, ma si interessa di una serie di campi che nella nostra visione contemporanea sono questioni squisitamente politiche. Intende costruire una società giusta, e per questo mostra tanta attenzione nei confronti della vedova, dell’orfano, dello straniero, coloro che sono vulnerabili all’interno della società. Uno dei messaggi più potenti che nasce dalla religione così come è presentata dalla Bibbia è che la redenzione non riguarda l’altro mondo, ma è possibile costruirla in questo. Per questo la storia di Pesach non ha ispirato solo gli ebrei, ma è stata ricordata da tanti grandi liberatori in vari periodi della storia umana.