Le reazioni inferocite dei lettori all’articolo di Daniela Coli su l’Occidentale pubblicato da Kolot domenica 17 febbraio
Mi spiace dover osservare che non solo l’articolo è del tutto mediocre, ma che averlo pubblicato su Morasha sia una cosa assolutamente deleteria.
Shalom
Emanuel Segre Amar
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Attenzione ! non mi piace questa teoria che gli ebrei siano più intelligenti degli altri, o che sono superiori…Se è vero (ed è ben vero !) che la percentuale degli ebrei intellettuali, degli scienziati,dei premi Nobel, etec, etc… sia la più alta, penso che lo sia perchè “la fame ha, insieme con la Fede, sempre aguzzato l’ingegno”. Non credo alla genetica, (che creerebbe razzismo e ancor di più antisemitismo ) credo invece alle tradizioni tramandate da padre in figlio e dall’aiuto di D.o che ci dà alla fine, perchè compassionevole di un popolo piccolo e vulnerabile che ancora non ha trasgredito al Patto… Insomma perchè ci sono tanti ebrei stupidi e ignoranti, come lo sono io ?
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Non so ragazzi, ma non e’ che questo pezzo sia… ma vi e’ piaciuto veramente? Io, da ebreo americano, mi permetto di dire che l’autrice ha espresso la sua fantasia esotica (o erotica) sia degi ebrei che degli americani. Lo so che siamo un popolo straordinario per molti versi e che abbiamo influenzato il mondo piu’ di tutti (e lo continueremo a fare per sempre credo), eccc…eccc…pero’ penso sia sbagliato e poco originale cercar di spiegare il genio del popolo ebraico in termini genetici. Cazzo, abbiamo sempre studiato il triplo! Ecco il segreto!!
Shavua tov
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Abbiamo deciso di farci male.
Ci mancava ora anche questa emerita stronzata sulla superiorità RAZZIALE ebraica…
Che la pubblichi L’Occidentale è deplorevole, ma che la diffonda Kolot, ovvero che se la cantino gli ebrei è una dimostrazione perfetta che la tesi è falsa.
Ormai siamo alla follia.
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L’articolo di Daniela Coli mi sembra una pietruzza supplementare per gli antisemiti che da tempo sostengono che il bolscevismo e` un’invenzione ebraica, che gli USA sono dominati dal lobby ebraico, ecc. Non vedo perchè diffonderlo.
Minerbi
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Mi spiace dovere leggere articoli di questo genere da parte di una newsletter come la vostra, spesso spunto di ragionamenti di alto profilo. Purtroppo ragionamenti come questi altro non fanno che alimentare fenomeni di razzismo e antisemitismo di cui siamo stati vittime fino a qualche decennio fa. Spero vivamente che in futuro ci sia qualcuno che prima di pubblicare articoli come questo, pensi alla nostra storia e al futuro del nostro popolo in modo costruttivo e non distruttivo. Grazie,
Daniele Talso
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Cari amici,
Attenti a non cadere nella facile trappola dell’antisemitismo e del razzismo velati da ammirazione per gli ebrei “intelligenti”, “potentissimi” e dotati di “caratteristiche genetiche particolari” – tutte nozioni provenienti da un’altra era storica con un minimo di ritocco cosmetico.
L’articolo di Daniela Coli e’ estremamente problematico, unilaterale, facilone, e perfino fuorviante per la selettivita’ del taglio dato all’informazione. Mi pare infatti che esistano persone “intelligenti” e “potentissime” anche al di fuori dell’ambito ebraico, e forse queste sono perfino la maggioranza del totale.
Secondo la Coli, gli ebrei furono i “dirigenti del partito bolscevico” – dunque fra gli oppressori della liberta’, furono fra i fautori “della ricerca della felicita’” – dunque edonistici e forse immorali, sono “mercuriali” – dunque erranti e inaffidabili, il “loro cognome apre molte porte” – dunque una cricca di stampo mafioso, e sono “la grande maggioranza” di tutte le persone che contano e dominano nella cultura e nella politica. Tutte affermazioni in parte o in gran parte false.
Le influenze ebraiche sulla cultura occidentale indubbiamente vi sono, ma l’autrice per ignoranza o per premeditazione, ignora evidentemente la realta’ americana che incorpora e metabolizza molti apporti culturali diversi e quantitativamente ben piu’ significativi rispetto all’apporto – certo notevole – della minoranza ebraica.
La scena finale del film, poi, aggiunge pathos ma e’ alquanto fuorviante. Il film in questione e’ vedibile, e suscita perfino qualche malinconica ma seria riflessione, ma l’eroe senza dubbio e’ il pilota negro.
Mi sarei aspettato da Morasha’ una nota di critica e di presa di distanza da pubblicistica assurda di questo genere.
Cordiali saluti,
Sergio Della Pergola
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Mi sembra molto rischioso, ancor più perchè accuratamente documentato, usare l’espressione “superiorità del genio ebraico”.
E’ una mera dimostrazione che, oltre a provocare ovvio risentimento se letta da un non ebreo, riduce ad una visione esteriore il rapporto tra popolo ebraico ed umanità.
Se vantare beni e ricchezze è in se cosa molesta e tremendamente antiestetica, connotare individui od una collettività quali depositatari di un profilo superiore dell’intelligenza quale la genialità, ovvero la facoltà di generare il futuro, è peggio in quanto segno di una concezione materiale e proprietaria del pensiero umano.
Il livello più elevato del pensiero è indivisibile ed accomuna umanità e D-o. Identificarlo con una persona è, per essere buoni, azzardato. L’individuo è il luogo fisico in cui può manifestarsi o può non manifestarsi.
Tutti hanno la creatività in quanto siamo tutti biologicamente diversi ma spiritualmente uguali.
E non esiste intelligenza superiore a quella spirituale: l’ispirazione.
Ho sentito pronunciare frasi a persone in punto di morte con lesioni cerebrali gravissime, documentate da una serie di esami concordi e da sintomi neurologici, di tale profondità e moralità da essere dell’idea che la parte più elevata del pensiero non risieda nei fenomeni biochimici del cervello.
Nella condizione ebraica la facilità ad accedere a livelli di grande astrazione è da considerarsi un fatto normale e di scarso rilievo.
Dopo molti anni di malattia un anziano medico era allettato in corsia e non riconosceva ormai da molti mesi nè la moglie nè i figli. Le sue frasi erano sconclusionate.
Un giorno gli si avvicinò una suora per fargli l’ennesimo buco nel braccio martoriato.
Gli sussurrò impietosita: dottore, le sto facendo male? la risposta fu : sorella, non si faccia mai sentire
incerta vicino all’ ammalato.
Tornerei su un vecchio concetto : il popolo ebraico è percezione ed evidenza dell’Essenza di D-o nell’Uomo. Miracolo della Toràh.
Un sempre vivo e cordiale Shalom.
Guido