Carne in Comunità? Chi ride e chi piange. L’inchiesta con interviste ai diretti interessati del sito yeud.im in occasione della vendita dei prodotti di Pesach dove la Comunità Ebraica di Milano ha importato direttamente carne congelata da Manchester, con controllo Glatt Bet Yosef, uno dei più rigorosi
La carne arriva nei locali della comunità a prezzi calmierati, ma non tutti sono contenti. Siamo andati a chiedere il parere di due rivenditori di carne Eretz e Keter, che vendono carne kasher importata dall’estero, e la macelleria Mr. Meat, che produce la propria carne con un shochet da Israele. Queste sono state le loro risposte.
Cosa ne pensi sul fatto che la Comunità venda la carne kasher?
Eretz: Molto arrabbiato, perché la comunità deve fare concorrenza a noi negozianti? Se volevano potevano darla a noi e chiedere di venderla a dei prezzi calmierati. Loro invece la comprano senza guadagno; anch’io posso comprarla a quel prezzo lì e rivenderla, però io sono una società e se la compro devo pagarci 50% di tasse e loro no.
Keter: Io trovo molto giusto che la comunità dia un servizio per coloro che in comunità hanno difficoltà a spendere, però la questione è stata gestita in modo sbagliato. Se questa fosse stata fatta tra i vari negozi sarebbe stato più carino, avrebbero potuto chiedercelo “mettete un freezer con la nostra carne con i prezzi che vi imponiamo noi”, allora noi avremmo potuto decidere se accettare o meno, ma farlo cosi alle spalle penso non sia stato molto carino.
Mr. Meat: Hanno fatto di tutto perchè ci fosse una kashrut unica, e adesso sono loro che la importano da fuori. A parte questo, se la comunità riesce a fare dei buoni prezzi siamo molto contenti, è meglio e giusto.
Quindi la Comunità non vi ha chiesto prima di abbassare i prezzi?
Keter: Macché, anzi, quando ho sentito vociferare una cosa del genere ho chiamato un personaggio della comunità chiedendo: “magari se potete mettere un po’ di carne da me, così la vendo anch’io al prezzo che mi dite”. Non solo non mi ha chiamato, ma non mi ha neanche risposto all’offerta, per questo sono arrabbiato.
Eretz: Mai chiesto neanche un consiglio, neanche chiederci di fare un freezer e venderlo al loro prezzo, con piacere l’avrei fatto. Il problema è che se io compro a 6 euro devo vendere a 9 euro. loro posso rivenderla a 6 euro perché non fanno guadagno. Un’altra cosa molto importante è che la gente se va li per la carne poi compra anche altre cose kasher-le-pesach, infatti su tutto il resto della merce ci guadagnano 30/40% – matzot biscotti ecc – abbiamo gli stessi prezzi e non sono calmierati. Non ho mai avuto il negozio cosi vuoto durante il periodo pre-pesach.
Mr. Meat: Per prima cosa non è che i loro prezzi siano cosi bassi, forse l’agnello… dipende dai pezzi; la nostra trita per esempio in confronto costa un euro in più, ed è fresca, non congelata; ovvio che la congelata costa meno. Comunque sarà il pubblico a decidere cosa preferisce, secondo me ci saranno dei clienti per tutti i tipi di mercato, chi spende meno per la congelata e chi spende di più per la fresca. C’è la fiat 500 e c’è la Mercedes; nessuno è obbligato a prendere la 500 e non tutti possono accedere la Mercedes.
Quindi i prezzi al di fuori della carne non sono calmierati?
Eretz: Per niente; hanno abbassato solo il prezzo della carne. Su tutto il resto ci guadagnano il 30%.
Un ultimo commento?
Keter: La cosa che mi ha fatto arrabbiare è che rav Arbib non ha mai dato il permesso di vendere a Milano carne che non sia di Milano, estera, anche con hashgachà. Lui ha sempre detto che: “Milano ha la sua hashgachà e va difesa, noi non diamo l’heksher a carni estere”. Adesso come mai sulla carne c’è scritto Comunità Ebraica di Milano e poi il timbro di kashrut di Manchester? Forse perché c’è la nuova giunta che lo preme? È una cosa giusta, ma che sia o si o no.
Mr. Meat: Noi non ci lamentiamo perché, Baruch Hashèm, abbiamo tantissimo lavoro, e sinceramente spero che riescano a togliercene un pochino. Sono molto contenta, apprezzo, approvo e speriamo abbiano altre iniziative da fare insieme. Se trovano delle cose buone è buono per tutti. Purtroppo a fare prezzi migliori con questo tipo di carne non si riesce, se la comunità ci aiutasse ad abbattere i prezzi della macellazione, forse riusciremmo ad avere un miglior prezzo per tutti, ma questo si ottiene insieme. Più si fa numero più il prezzo scende. L’unica cosa che mi sarebbe piaciuta è se si fosse riuscito a fare un progetto tutti insieme. Assolutamente non dobbiamo essere gli unici, in ogni cosa ci deve essere una scelta di prezzo. La nostra carne è cara perché fresca e con possibilità di scelta, e la carne della comunità può aiutare famiglie che non vogliono spendere tanto.
http://yeud.im/2011/carne-kasher-milano-reazioni-rivenditori/