Proponiamo (un po’ in ritardo) le istruzioni per Pesach del Rabbinato Centrale di Milano. Segue sotto il parere di Rav Somekh di Torino sull’uso della matzà “ashirà” come hammotzì di shabbat.
Ognuno chieda in ogni caso al proprio rabbino come comportarsi esattamente.
Rabbinato Centrale Milano
Giovedì 17 aprile
Le pulizie di Pésach vanno organizzate in modo da terminare tutti i preparativi entro le ore 20.49 di giovedì 17 aprile.
Il digiuno dei Primogeniti è anticipato a giovedì 17 aprile. È opinione concorde di tutti i Posekìm che anche chi abitualmente fa tutto il digiuno in questo caso debba partecipare al Limmùd (ore 7.45) o a un pasto di mitzvà (Milà o Pidiòn).
La ricerca del chamètz va effettuata giovedì 17 aprile, a partire dalle ore 20.49. La ricerca deve es-sere fatta a lume di candela allo spuntare delle stelle distribuendo nella casa alcuni pezzetti di pa-ne, come ogni anno. Entro la stessa ora è necessario aver terminato le pulizie in tutti gli ambienti che durante l’anno possono aver contenuto chamètz. Prima della ricerca si pronuncia la benedizione consueta al bi’ùr chametz e una volta terminata si dice la prima formula di annullamento Kol Chamirà che significa: «Ogni cibo lievitato che si trovi in mio possesso e non sia riuscito a trovare e a eliminare sia considerato nullo come polvere della terra» come risulta nelle prime pagine della Haggadà. È necessario porre molta attenzione nel mettere da parte quanto rimane del chamètz per il giorno dopo affinché non si disperda.
Venerdì 18 aprile
Eliminazione del chamètz: il chamètz va eliminato entro le ore 12.00, tenendo da parte le challòt necessarie per i pasti del venerdì sera e del sabato mattina. Al termine dell’eliminazione non si re-cita la formula Kol Chamirà che andrà recitata sabato 19 entro le ore12.00; ora massima per il consumo del chamètz sono invece le ore 11:00 di sabato*.
Anche la vendita del chamètz va effettuata entro le 12.00 di venerdì 18 aprile.
È necessario cucinare tutto ciò che serve per il Séder entro le 19.30 di venerdì 18 aprile, in maniera da non dover cucinare sabato sera e ritardare il Séder. Si consiglia di cucinare in abbondanza, cibi kashèr lepèsach nei recipienti adatti alla festa in maniera da poterli utilizzare anche per lo Shabbàt e non trovarsi in difficoltà durante Shabbàt.
Consigliamo di riporre tutti i recipienti e le stoviglie di chamètz entro la mattina di venerdì 18 apri-le, utilizzando per tutto Shabbàt solo piatti, bicchieri e posate monouso (dato che venerdì sera e sabato mattina – fino alle ore 11.00* – si mangia il pane, ma i cibi sono già kasher lepésach!)
Anche le foglie dell’insalata per il Séder devono essere lavate, controllate e asciugate entro le 19.30 di venerdì, e conservate scoperte in frigorifero oppure avvolte in un panno umido in un luogo fre-sco, buio ed asciutto. Analogamente è bene già preparare e porzionare tutti i cibi inerenti al Sèder, conservandoli in recipienti o in alluminio. Tutto ciò perché di Shabbàt non è consentito fare alcuna preparazione per la festa.
Per lo stesso motivo, conviene apparecchiare la tavola del Séder venerdì entro le 19.30, altrimenti bisognerà attendere le 21.00 di Sabato sera! (Uscita di Shabbàt).
Shabbàt: consigli per i pasti
Nei primi due pasti dello Shabbàt, quello della sera e quello del mattino, è mitzvà fare l’Hamotzì. Questo ovviamente comporta delle complicazioni in questo shabbàt vigilia di Pèsach. Si consiglia pertanto di regolarsi in questo modo.
Per venerdì sera consumare solo cibi kashèr lepèsach ad eccezione del pane.
Fare uso di piatti e posate monouso , consumare una quantità di circa 60 gr. di pane stando attenti a non spargere le briciole.
Il pasto del mattino di Sabato 19 aprile va terminato tassativamente entro le ore 10.45, sì da elimi-nare (sminuzzandolo e gettandolo via) il chamètz residuo e recitare il secondo annullamento (Kol chamirà). Dalle 11.00 * è tassativamente vietato mangiare o avere ancora chamètz.
Si consiglia un pasto (colazione) con pane e qualche companatico.
Si consiglia di consumare i pasti dello Shabbàt su un tavolino o un carrello coperto di carta.
C’è chi usa – anziché far uso di pane durante i pasti di Shabbàt – cuocere la matzà nel brodo e poi lasciarla asciugare in modo che conservi la forma originaria, o – sempre senza romperla – friggerla.
Per permettere di consumare il pasto del mattino entro l’ora prescritta si usa anticipare la preghie-ra del mattino e concluderla rapidamente.
L’accensione dei lumi di sabato sera (Motzaè shabbàt) deve essere fatta solo dopo l’uscita delle stelle (20.49).
Per accendere i lumi, bisogna usare esclusivamente del fuoco ricavato dal lume acceso già da ve-nerdì.
Nota: Secondo un’opinione più rigorosa, l’ora limite per il consumo del chamètz e per la sua eli-minazione è anticipata (10.15 per il consumo, 11.00 per l’eliminazione e l’annullamento).
L’ufficio rabbinico è a disposizione per ogni chiarimento e augura a tutti Pèsach kashèr vesamèach.