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Minchà – Arvìt (tascabile) – Rito Benè Romi

5,00

Minchà e ’Arvìt di rito italiano מנחה וערבית כמנהג בני רומי
2012 – Pagine 48

Informazioni aggiuntive

Copertina

Brossura morbida plastificata

Formato

74×105 mm

Testo

Testo ebraico

COD: 034 Categorie: , Product ID: 218

Descrizione

Libro di preghiere di rito italiano in uso oggi nelle sinagoghe, con chiare indicazioni dei brani recitati dal solo chazàn (ufficiante) e quelli recitati invece insieme al pubblico, per una partecipazione consapevole alle funzioni.

הסכמה

ערב‭ ‬חג‭ ‬סוכות‭ ‬תשס‮’‬’ז

זכינו‭ ‬בזה‭ ‬לראות‭, ‬בחמלת‭ ‬ה‮’‬‭ ‬עלינו‭, ‬את‭ ‬ההוצאה‭ ‬החדשה‭ ‬של‭ ‬סדור‭ ‬בני‭ ‬רומי‭ ‬לימי‭ ‬חול‭ ‬ושבת‭.‬

הוצאה‭ ‬זאת‭ ‬משלימה‭ ‬ומכתירה‭ ‬עבודת‭ ‬קודש‭ ‬של‭ ‬שנים‭. ‬אחרי‭ ‬נסיונות‭ ‬קשים‭ ‬השגיאות‭ ‬של‭ ‬ההתחלה‭ ‬תוקנו‭ ‬והאיכות‭ ‬של‭ ‬הספרים‭ ‬הלכה‭ ‬והשתפרה‭.‬

תודה‭ ‬למסירות‭ ‬נפש‭ ‬של‭ ‬המדפיסים‭, ‬המתקנים‭, ‬הרבנים‭ ‬והחזנים‭ ‬היועצים‭, ‬הצבור‭ ‬של‭ ‬המתפללים‭ ‬שהוסיפו‭ ‬הערות‭, ‬והתורמים‭ ‬שהאמינו‭ ‬בתוכנית‭ ‬ניתן‭ ‬היום‭ ‬בידינו‭ ‬סדור‭ ‬מפואר‭ ‬עבור‭ ‬המתפללים‭ ‬לפי‭ ‬נוסח‭ ‬בני‭ ‬רומי‭.‬

הקהלה‭ ‬היהודית‭ ‬באיטליה‭, ‬ובתוכה‭ ‬קהלת‭ ‬רומא‭, ‬שמרה‭ ‬בקפדנות‭ ‬על‭ ‬הנוסח‭ ‬שלה‭ ‬המקורי‭. ‬קולו‭ ‬של‭ ‬יעקב‭ ‬נשמע‭ ‬במרכז‭ ‬עולמו‭ ‬של‭ ‬עשו‭ ‬בסגנון‭ ‬מיוחד‭ ‬שאין‭ ‬כמוהו‭ ‬בתפוצות‭ ‬ישראל‭, ‬ושחשוב‭ ‬מאד‭ ‬להנציח‭ ‬אותו‭. ‬היום‭ ‬טבעת‭ ‬חדשה‭ ‬ורבת‭ ‬יוקר‭ ‬מתקשרת‭ ‬לשלשלת‭ ‬העתיקה‭.‬

ותפילתנו‭ ‬היא‭ ‬שגם‭ ‬בעזרת‭ ‬ספר‭ ‬זה‭ ‬בידי‭ ‬המתפללים‭ ‬יהיו‭ ‬לרצון‭ ‬אמרי‭ ‬פינו‭ ‬והגיון‭ ‬לבנו‭ ‬לפניו‭, ‬ה‮’‬‭ ‬צורנו‭ ‬וגואלנו‭.‬

שמואל‭ ‬ר‮’‬‭ ‬די‭ ‬סיניי
הרב‭ ‬הראשי‭ ‬דק”ק‭ ‬רומא

Indice מפתחות

Introduzione הקדמה

Giorni feriali ימי‭ ‬חול

Modè Anì 1 מודה‭ ‬אני

Berakhòt del mattino 3 ברכות‭ ‬השחר

Zemiròt 7 זמירות

Yotzèr 24 יוצר

Shemà’ 26 שמע

’Amidà 29 עמידה

Tachanùn 38 תחנון

Tachanùn per lunedì e giovedì 43 תחנון‭ ‬לשני‭ ‬וחמישי

Séfer Torà 52 הוצאת‭ ‬ספר‭ ‬תורה

Ashrè – Uvà Letziòn 55 אשרי‭ – ‬ובא‭ ‬לציון

Minchà 66 מנחה

’Arvìt 83 ערבית

Conteggio dell’ ’Òmer 98 ספירת‭ ‬העמר

Lettura dello Shemà’ prima di dormire 103 קריאת‭ ‬שמע‭ ‬על‭ ‬המטה

Venerdì sera ליל‭ ‬שבת

Accensione dei lumi 106 הדלקת‭ ‬נרות 

Cantico dei Cantici 106 שיר‭ ‬השירים

Accoglienza dello shabbàt 109 קבלת‭ ‬שבת

Lekhà Dodì 113 לכה‭ ‬דודי

’Arvìt di shabbàt 117 ערבית‭ ‬של‭ ‬שבת

Cena di shabbàt סדר‭ ‬ליל‭ ‬שבת

Shalòm Alekhèm 130 שלום‭ ‬עליכם

Kiddùsh serale di shabbàt 132 קידוש‭ ‬ליל‭ ‬שבת

Zemiròt di shabbàt 133 זמירות‭ ‬של‭ ‬שבת

Shachrìt di shabbàt 140 שחרית‭ ‬של‭ ‬שבת

Nishmàt 162 נשמת

Yotzèr di shabbàt 165 יוצר‭ ‬של‭ ‬שבת

Sèfer Torà di shabbàt 179 הוצאת‭ ‬ספר‭ ‬תורה‭ ‬של‭ ‬שבת

Musàf di shabbàt 188 מוסף‭ ‬של‭ ‬שבת

Kiddùsh diurno di shabbàt 199 קידוש‭ ‬לסעודת‭ ‬שחרית

Minchà di shabbàt 200 מנחה‭ ‬של‭ ‬שבת

’Arvìt di Motzaè shabbàt 215 ערבית‭ ‬למוצאי‭ ‬שבת

Vihì Nò’am 230 ויהי‭ ‬נעם

Havdalà 238 הבדלה‭ ‬על‭ ‬הכוס

Birkàt Halevanà 243 ברכת‭ ‬הלבנה

Hallèl 246 הלל

Musàf di Rosh Chòdesh 252 מוסף‭ ‬לראש‭ ‬חדש

Musàf di shabbàt Rosh Chòdesh 262 מוסף‭ ‬לשבת‭ ‬ראש‭ ‬חדש

Chanukkà 268 חנוכה

Purìm 277 פורים

Preghiere per i defunti תפילות‭ ‬בענייני‭ ‬נפטרים

Commemorazione di un uomo 282 השכבה‭ ‬לאיש

Commemorazione di una donna 283 השכבה‭ ‬לאישה

Per il settimo giorno di lutto 284 יום‭ ‬השביעי‭ ‬לאבלות

Berakhòt varie ברכות‭ ‬שונות‭ ‬

Berakhà sugli alberi 287 ברכת‭ ‬האילנות

Prelevamento della challà 287 הפרשת‭ ‬חלה

’Erùv tavshilìn 287 ערוב‭ ‬תבשילין

Tevilà della donna 287 ברכת‭ ‬הטבילה

Tevilà delle stoviglie 287 ברכת‭ ‬טבילת‭ ‬כלים

Affissione della mezuzà 288 ברכת‭ ‬המזוזה

Preghiera per chi viaggia 291 תפילת‭ ‬הדרך

Benedizioni sul cibo 293 ברכות‭ ‬הנהנין

Benedizione dopo il pasto (rito italiano) 296 ברכת‭ ‬המזון‭ – ‬בני‭ ‬רומי 

Benedizione dopo il pasto (rito ashkenazita) 303 ברכת‭ ‬המזון‭ – ‬אשנכז

Benedizione dopo il pasto abbreviata 308 ברכת‭ ‬המזון‭ ‬בקצרה

Lettura della Torà 309 קריאת‭ ‬התורה

Siddùr Benè Romi

Benè Romi è il nome con cui vengono chiamati gli ebrei di rito italiano nella letteratura rabbinica talmudica, dove ne vengono descritte le specifiche usanze, sin dai primi secoli dell’era volgare (p.e. TB Pesachìm 53a). Il primo siddùr di preghiere mai stampato al mondo è quello per gli ebrei italiani (Soncino 1485). Una edizione di poco posteriore (Bologna, 1540) è servita da supporto per la presente pubblicazione. Numerose altre edizioni si sono aggiunte nel tempo. Particolarmente degna di nota è quella curata da Shemuèl Davìd Luzzatto (Shadàl: Livorno, 1856), con un’ampia prefazione in cui il rito italiano viene studiato e descritto per la prima volta (rist. D. Goldschmidt, Mavò le-Machzor Benè Roma, Tel Aviv, 1966).  Il Novecento ha visto diverse pubblicazioni: ricordiamo quelle di A. Hasdà (Torino, 1905), D. Camerini (Torino, 1916) e nel secondo dopoguerra quelle di D. Prato e D. Panzieri a uso della Comunità di Roma, mentre D. Disegni curava edizioni particolari per le Comunità di Torino e Milano; va ricordata infine quella più recente di M.E. Artom con le varianti di tutte le Comunità.

La collana Siddur Benè Romi si aggiunge a questa antica tradizione dal 1999, data in cui viene pubblicata una prima edizione a uso privato del siddùr per i giorni feriali e shabbàt, fino a coprire quasi tutte le ricorrenze del ricco calendario liturgico ebraico. Caratterizzano la collana la nuova composizione elettronica dei testi (i siddurìm precedenti venivano riprodotti in anastatica con evidente degrado della leggibilità); una costante redazione critica degli stessi, che facendo riferimento a tutte le edizioni precedenti, tenga conto dei minhaghìm in uso oggi nei diversi battè hakkenèset; un’impostazione grafica che ne esalti la leggibilità e chiarisca quali sono i brani di competenza del singolo e quali del solo chazàn; delle brevi note halakhiche che possano essere finalmente di guida a chi riconosce nella tefillà non solo un bisogno del cuore, ma anche una dettagliata mitzvà; una punteggiatura ebraica moderna più comprensibile; l’uso di convenzioni grafiche che facilitano la partecipazione alla tefillà in pubblico (parentesi tonde per i brani sottovoce, parentesi quadre per quelli in coro, triangolini grigi per i punti in cui ci si inchina).

È ferma convinzione dei redattori che non solo la sopravvivenza, ma lo sviluppo e la crescita delle specifiche tradizioni comunitarie debbano essere sostenute, oltre che dalla buona volontà dei singoli, da strumenti culturali costantemente aggiornati. Speriamo che il Siddùr Benè Romi possa essere uno di questi.

La redazione