Descrizione
Libro di preghiere di rito italiano in uso oggi nelle sinagoghe, con chiare indicazioni dei brani recitati dal solo chazàn (ufficiante) e quelli recitati invece insieme al pubblico, per una partecipazione consapevole alle funzioni.
Quest’edizione 2022, in pratico formato tascabile, riporta il solo testo ebraico delle preghiere per i giorni feriali, per lo shabbàt e per tutte le occasioni particolari, in maniera completa e con una nuova impaginazione con margini più ampi che ne facilitano la lettura.
Caratteristiche
Testo meticolosamente rivisto e corretto.
Comprende i brani della Torà letti il lunedì e il giovedì mattina e a Minchà di shabbàt.
Stampato su carta leggera, opaca e resistente da 60 g.
Copertina di tipo “olandese” con plastificazione opaca e con bordi ripiegati, che ne assicura la durata nel tempo, senza il peso della normale cartonatura.
394 pagine in soli 212 g.
Si può riporre facilmente nella borsa di tallèt e tefillìn.
Indice מפתחות
Shachrìt feriale שחרית של חול
Prime azioni del mattino 2 הנהגות הבוקר
Berakhòt del mattino 5 ברכות השחר
Zemiròt 14 זמירות
Yotzèr feriale 27 יוצר של חול
Shemà’ 29 שמע
’Amidà 32 עמידה
Tachanùn 41 תחנון
Tachanùn per lunedì e giovedì 46 תחנון לשני וחמישי
Lettura della Torà 55 הוצאת ספר תורה
Ashrè – Uvà Letziòn 58 אשרי – ובא לציון
Minchà feriale 69 מנחה של חול
’Arvìt feriale 86 ערבית של חול
Conteggio dell’ ’òmer 102 ספירת העמר
Lettura dello Shemà’ prima di dormire 106 קריאת שמע על המטה
Venerdì sera ליל שבת
Kabbalàt shabbàt 109 קבלת שבת
’Arvìt del venerdì sera 122 ערבית של שבת
Formulario del venerdì sera 136 סדר ליל שבת
Kiddùsh del venerdì sera 138 קידוש ליל שבת
Canti dello shabbàt 140 זמירות של שבת
Shachrìt di shabbàt 146 שחרית של שבת
Zemiròt 155 זמירות
Nishmàt 170 נשמת
Yotzèr di shabbàt 173 יוצר של שבת
Lettura della Torà di shabbàt 187 הוצאת ספר תורה של שבת
Musàf di shabbàt 197 מוסף של שבת
Kiddùsh diurno dello shabbàt 209 קידוש לסעודת שחרית
Minchà di shabbàt 210 מנחה של שבת
’Arvìt di Motzaè shabbàt 226 ערבית למוצאי שבת
Havdalà 250 הבדלה על הכוס
Berakhà della luna 255 ברכת הלבנה
Hallèl 258 הלל
Musàf di Rosh Chòdesh 264 מוסף לראש חדש
Musàf di shabbàt Rosh Chòdesh 274 מוסף לשבת ראש חדש
Chanukkà 280 חנוכה
Purìm 288 פורים
Tefillòt varie תפילות שונות
Mishmarà 293 משמרה
Matrimonio 305 קידושין ונישואין
Circoncisione 309 ברית מילה
Riscatto del primogenito 313 פידיון הבן
Nascita di una bambina 315 זבד הבת
Inaugurazione della casa 316 חינוך הבית
Preghiera per gli ammalati 322 תפילת חולים
Preghiere per i defunti 327 תפילות בענייני נפטרים
Hashkavà 328 השכבה
Berakhòt varie ברכות שונות
Berakhà sugli alberi 333 ברכת האילנות
’Erùv tavshilìn 333 ערוב תבשילין
Tevilà della donna 333 טבילה
Tevilà delle stoviglie 333 טבילת כלים
Affissione della mezuzà 334 מזוזה
Preghiera per il viaggio 337 תפילת הדרך
Berakhòt su cibi e bevande 339 ברכות הנהנין
Berakhà finale 340 ברכה אחרונה
Berakhà dopo il pasto (rito ashkenazita) 342 ברכת המזון – אשכנז
Berakhà abbreviata dopo il pasto 348 ברכת המזון בקצרה
Parashòt di shabbàt a Minchà, lun. e gio. 349 פרשות למנחה בשבת, ולשני וחמישי
הסכמה
ערב חג סוכות תשס’’ז
זכינו בזה לראות, בחמלת ה’ עלינו, את ההוצאה החדשה של סדור בני רומי לימי חול ושבת.
הוצאה זאת משלימה ומכתירה עבודת קודש של שנים. אחרי נסיונות קשים השגיאות של ההתחלה תוקנו והאיכות של הספרים הלכה והשתפרה.
תודה למסירות נפש של המדפיסים, המתקנים, הרבנים והחזנים היועצים, הצבור של המתפללים שהוסיפו הערות, והתורמים שהאמינו בתוכנית ניתן היום בידינו סדור מפואר עבור המתפללים לפי נוסח בני רומי.
הקהלה היהודית באיטליה, ובתוכה קהלת רומא, שמרה בקפדנות על הנוסח שלה המקורי. קולו של יעקב נשמע במרכז עולמו של עשו בסגנון מיוחד שאין כמוהו בתפוצות ישראל, ושחשוב מאד להנציח אותו. היום טבעת חדשה ורבת יוקר מתקשרת לשלשלת העתיקה.
ותפילתנו היא שגם בעזרת ספר זה בידי המתפללים יהיו לרצון אמרי פינו והגיון לבנו לפניו, ה’ צורנו וגואלנו.
שמואל ר’ די סיניי
הרב הראשי דק”ק רומא
Siddùr Benè Romi
Benè Romi è il nome con cui vengono chiamati gli ebrei di rito italiano nella letteratura rabbinica talmudica, dove ne vengono descritte le specifiche usanze, sin dai primi secoli dell’era volgare (p.e. TB Pesachìm 53a). Il primo siddùr di preghiere mai stampato al mondo è quello per gli ebrei italiani (Soncino 1485). Una edizione di poco posteriore (Bologna, 1540) è servita da supporto per la presente pubblicazione. Numerose altre edizioni si sono aggiunte nel tempo. Particolarmente degna di nota è quella curata da Shemuèl Davìd Luzzatto (Shadàl: Livorno, 1856), con un’ampia prefazione in cui il rito italiano viene studiato e descritto per la prima volta (rist. D. Goldschmidt, Mavò le-Machzor Benè Roma, Tel Aviv, 1966). Il Novecento ha visto diverse pubblicazioni: ricordiamo quelle di A. Hasdà (Torino, 1905), D. Camerini (Torino, 1916) e nel secondo dopoguerra quelle di D. Prato e D. Panzieri a uso della Comunità di Roma, mentre D. Disegni curava edizioni particolari per le Comunità di Torino e Milano; va ricordata infine quella più recente di M.E. Artom con le varianti di tutte le Comunità.
La collana Siddur Benè Romi si aggiunge a questa antica tradizione dal 1999, data in cui viene pubblicata una prima edizione a uso privato del siddùr per i giorni feriali e shabbàt, fino a coprire quasi tutte le ricorrenze del ricco calendario liturgico ebraico. Caratterizzano la collana la nuova composizione elettronica dei testi (i siddurìm precedenti venivano riprodotti in anastatica con evidente degrado della leggibilità); una costante redazione critica degli stessi, che facendo riferimento a tutte le edizioni precedenti, tenga conto dei minhaghìm in uso oggi nei diversi battè hakkenèset; un’impostazione grafica che ne esalti la leggibilità e chiarisca quali sono i brani di competenza del singolo e quali del solo chazàn; delle brevi note halakhiche che possano essere finalmente di guida a chi riconosce nella tefillà non solo un bisogno del cuore, ma anche una dettagliata mitzvà; una punteggiatura ebraica moderna più comprensibile; l’uso di convenzioni grafiche che facilitano la partecipazione alla tefillà in pubblico (parentesi tonde per i brani sottovoce, parentesi quadre per quelli in coro, triangolini grigi per i punti in cui ci si inchina).
È ferma convinzione dei redattori che non solo la sopravvivenza, ma lo sviluppo e la crescita delle specifiche tradizioni comunitarie debbano essere sostenute, oltre che dalla buona volontà dei singoli, da strumenti culturali costantemente aggiornati. Speriamo che il Siddùr Benè Romi possa essere uno di questi.
La redazione