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Il Mio Siddùr – Rito spagnolo

35,00

Siddùr per bambini di rito spagnolo סידור לילדים כמנהג הספרדים באיטליה
2020 – Pagine 360

Informazioni aggiuntive

Autore

Gadi Piperno, Roberto Colombo

Copertina

Brossura morbida plastificata

Formato

148×210 mm

Testo

Testo ebraico e traduzione italiana a fronte

Prefazione

Rav Gadi Piperno – Rabbino Capo di Firenze

Nei giorni difficili della lotta contro l’epidemia un raggio di sole squarcia il cielo della nostra comunità in occasione del bar mitzvà di Elia Yaakov Catalucci, ragazzo che nel nostro Talmud Torà si distingue per impegno, acume e umiltà, doti che, se ben coltivate, potranno assicurargli un florido avvenire. Alla fondamentale opera di aggiornamento dei siddurìm del minhàg fiorentino, iniziata da rav Avrahàm Umberto Sciunnach, i suoi meriti ci proteggano, la cui curatela è alla base di questo testo e resta una pietra miliare per l’intera opera, e proseguita con grande abnegazione e competenza dal mio predecessore rav Amedeo Spagnoletto, Elia Yaakov e la sua famiglia hanno deciso di aggiungere un tassello imprescindibile: il siddùr dei bambini.

Trattandosi di un siddùr per bambini, alcune parti sono state omesse seguendo l’esempio di opere similari, mantenendo l’obiettivo di avere un siddùr che consenta a un bambino di orientarsi in tutte le tefillòt della settimana, di shabbàt, Rosh Chòdesh, Chanukkà e Purìm.

La Comunità Ebraica di Firenze, soprattutto da quando non dispone di una scuola ebraica, fa del Talmud Torà il centro di gravitazione della crescita ebraica delle future generazioni. Un’altissima percentuale dei nostri iscritti vi manda i figli in età scolare, ed esso rappresenta per loro un fondamentale punto di riferimento. Il siddùr dei bambini sarà un grande valore aggiunto per la loro crescita per due fondamentali ragioni. Sarà certamente una guida per le loro tefillòt e li legherà in modo indissolubile alle tradizioni della loro comunità. Ma sarà anche un libro che li accompagnerà nella loro crescita ebraica, che li aiuterà a prepararsi per il bar o bat mitzvà, e ad esso resteranno affezionati per tutta la vita.

Un grande maestro spagnolo del XI secolo, rabbì Bachyà ben Yosèf Ibn Paqudà, nella sua opera Chovòt Halevavòt scrive: “Una tefillà senza intenzione è come un corpo senz’anima”. La tefillà va detta con comprensione di ciò che si dice e soprattutto con coinvolgimento. Il testo è quindi affiancato dalla traduzione curata da David Piazza, e riporta diverse note di approfondimento nelle parti essenziali della tefillà sapientemente redatte da rav Reuven Roberto Colombo. Non manca l’arricchimento di illustrazioni atte a rendere alcuni movimenti del corpo maggiormente comprensibili ai bambini e a dare kavòd allo shabbàt e ai mo’adìm. Un sentito ringraziamento al chazàn Umberto Forti, che con la sua conoscenza del minhàg fiorentino ha dato un importante contributo alla revisione dei testi.

Nel trattato talmudico di Shabbàt a p. 119b è scritto: “Disse Resh Lakish a nome di Rabbì Yehudà Nesià: Il mondo non si mantiene se non per il fiato dei bambini discepoli”. La voce dei bambini, in quanto creature innocenti, ha un valore speciale, anche superiore a quella di grandi maestri, come riportato nel prosieguo del testo citato. Che la tefillà dei nostri bambini possa sempre risuonare nella nostra comunità e continuare a essere sostegno per il mondo intero.

Indice מפתחות

Shachrìt feriale 2 שחרית‭ ‬של‭ ‬חול

Berakhòt del mattino 10 ברכות‭ ‬השחר

Yotzèr feriale 44 יוצר‭ ‬של‭ ‬חול

’Amidà feriale 68 עמידה‭ ‬של‭ ‬חול

Minchà feriale 110 מנחה‭ ‬של‭ ‬חול

’Arvìt feriale 114 ערבית‭ ‬של‭ ‬חול

Conteggio dell’ ’òmer 126 ספירת‭ ‬העומר

’Arvìt di shabbàt 134 ערבית‭ ‬של‭ ‬שבת

Cerimonia del venerdì sera 168 סדר‭ ‬ליל‭ ‬שבת

Kiddùsh del venerdì sera 172 קידוש‭ ‬ליל‭ ‬שבת

’Amidà di Shachrìt di shabbàt 178 עמידת‭ ‬שחרית‭ ‬של‭ ‬שבת

Lettura della Torà di shabbàt 192 סדר‭ ‬קריאת‭ ‬התורה‭ ‬של‭ ‬שבת

’Amidà di Musàf di shabbàt 212 עמידת‭ ‬מוסף‭ ‬של‭ ‬שבת

Kiddùsh della mattina di shabbàt 228 קידוש‭ ‬שחרית‭ ‬של‭ ‬שבת

’Amidà di Minchà di shabbàt 232 עמידת‭ ‬מנחה‭ ‬של‭ ‬שבת

’Arvìt di Motzaè shabbàt 246 ערבית‭ ‬למוצאי‭ ‬שבת

Hallèl 254 הלל

Musàf di Rosh Chòdesh 264 מוסף‭ ‬לראש‭ ‬חודש

Musàf di Shabbàt Rosh Chòdesh 276 מוסף‭ ‬לשבת‭ ‬ראש‭ ‬חדש

Chanukkà 292 חנוכה

Purìm 298 פורים

Berakhòt su cibi e bevande 302 ברכות‭ ‬הנהנין

Berakhà finale 306 ברכה‭ ‬מעין‭ ‬שלש

Berakhà per il pasto 310 ברכת‭ ‬המזון
Rito spagnolo כמנהג‭ ‬הספרדים‭ ‬באיטליה

Berakhà per il pasto 328 ברכת‭ ‬המזון
Rito ashkenazita כמנהג‭ ‬האשכנזים

Preghiera per il viaggio 342 תפילת‭ ‬הדרך

Berakhòt varie 346 ברכות‭ ‬שונות

La traduzione

La traduzione che affianca il testo ebraico ha origine dall’edizione del 1856 del Machazòr di rav Shemuèl Davìd Luzzatto (Shadàl), uno dei più grandi maestri dell’ebraismo italiano dell’era moderna. È su questa prestigiosa versione che Costanza Coen ha iniziato nel 2000 a elaborare un testo che tenesse conto sia delle brillanti intuizioni dell’autore, profondo conoscitore della lingua ebraica, sia della necessità di arrivare oggi a un italiano comprensibile a tutti. Questo lavoro è stato successivamente esteso ed elaborato da altri collaboratori fino all’attuale versione, utilizzando anche testi di allievi del Luzzatto e di maestri a noi più vicini, come l’enciclopedica edizione di rav M.E. Artom z.l.

Dove possibile, la traduzione originale è stata resa più aderente al senso letterale del testo ebraico, uniformando la corrispondenza tra i frequenti sinonimi e la loro trasposizione in italiano.

È chiaro che così operando potremmo aver trasgredito a molti criteri storici e filologici, e agli esperti vanno da subito le nostre scuse. Tuttavia, il progetto dei siddurìm di Morashà, in tutte le loro edizioni, ha avuto soprattutto l’intento di offrire al pubblico italiano strumenti accessibili per poter adempiere a un precetto divino, quello della tefillà, con un’immediatezza che non ponesse ostacoli alla comprensione, perlomeno superficiale, dei brani recitati in ebraico.

La redazione