Davide Romano*
Come tutte le campagne elettorali, anche quella della Comunità ebraica di Milano appare molto tesa. Cadute le ideologie, in realtà, ci si polarizza su temi molto più leggeri. Per fortuna, aggiungerei. In Israele del resto, sono riusciti a fare un caso nazionale del fatto che Netanyahu non avesse restituito al cameriere i soldi di un collirio…
Nella nostra città invece, la pietra dello scandalo è stata il fatto che il presidente uscente Walker Meghnagi abbia invitato al voto per la lista Wellcommunity da una newsletter del giornale della Comunità. Uno “scandalo” fatto arrivare addirittura sulle pagine del Corriere della Sera, ovviamente su segnalazione di chi crede (per il bene della Comunità, ovviamente) che l’unica lista da votare sia Lechaim. Evidentemente a costoro non importa se per cercare di fare vincere i “buoni” è l’immagine della Comunità a rimetterci. Il fine giustifica i mezzi, pare.
L’altra discussione aspra è stata quella sulla conferenza di questa sera alle 21 in aula magna, dedicata alla sicurezza degli ebrei milanesi. Polemiche perché “non si deve parlare di sicurezza in campagna elettorale” e “non si deve invitare il prefetto in una manifestazione di parte”.
Ma come? l’Ucei denuncia che gli atti antisemiti in Italia sono raddoppiati nell’ultimo anno, e qualcuno non vuole sentire il parere delle autorità quando si discute per proporre soluzioni? Al fine di cancellare ogni polemica, abbiamo allora pensato – come lista Wellcommunity – di invitare tutte le altre liste a prendere la parola al nostro dibattito e farlo così diventare un’iniziativa comune di tutti. Proprio in segno di totale disponibilità a condividere una serata così importante per tutta la comunità.
Uno degli slogan della nostra campagna elettorale è “Non siamo con Israele. Noi siamo Israele”. Cosa vuol dire? Significa per esempio che dopo le stragi di Parigi e Copenaghen siamo ormai oggetto di attentati – qui come a Gerusalemme – da parte degli stessi nemici che agiscono con modalità simili. Dobbiamo quindi iniziare a ragionare come gli israeliani. Per questo abbiamo voluto convocare una conferenza che parlasse di sicurezza e dei rischi del web, per capire qual è la situazione in campo. Ci hanno criticato perché ne vogliamo parlare in campagna elettorale (Gadi Schoenheit, candidato lista Lechaim: “è un argomento che non avrei mai usato in campagna elettorale” )…e quando dovremmo esporre le nostre idee? quando dovremmo parlare – per esempio – di che posizione deve tenere la nostra Comunità nei confronti del fenomeno dell’islam? dopo le elezioni? Bisognerebbe forse dare la priorità ai cocktail?
Andatelo a dire in Israele, di non parlare di sicurezza in campagna elettorale. Vi riderebbero dietro. Ma noi andiamo avanti: abbiamo invitato tutte le liste a discuterne con noi questa sera, e la buona notizia dell’ultim’ora è che ci sono ottime possibilità che interverranno tutti a esporre le proprie idee. E a confrontarsi con gli iscritti. Tutti insieme saremo Israele: diversi, con differenti opinioni, ma uniti dal dialogo per il bene comune del nostro popolo.
* Candidato con la lista Wellcommunity