“Ki kol ha edà kullam kedoshim uvtocham A’ umaddua titnasseù al kehal A’ – Poichè tutta la congragazione è una congregazione di distinti e con essa c’è il Signore, perchè vi innalzate in mezzo alla congregazione di D-o?”
Questa è la lancia che Korach scaglia contro Mosè e Aharon, davanti a coloro che facevano parte del suo gruppo, per lo più parenti.
Infatti Korach era un personaggio importante della Tribù di Levi.
Era cugino di Mosè ed Aharon, ma all’interno della tribù dei leviti, aveva il compito di essere uno dei portatori dell’Arca.
Qual era dunque il motivo della sua ribellione?
Eppure anche lui si era innalzato all’interno della sua tribù, perchè tutto questo?
Ci sono persone in questo mondo, che con la loro ricchezza potrebbe far trarre beneficio, non solo ai figli, ai nipoti e ai pronipoti, ma anche a gente bisognosa e ne avanzerebbe della loro ricchezza.
Nonostante ciò, trascorrono il loro tempo a preoccuparsi di chi è più ricco di loro, o forse, nemmeno più ricco, solo per il gusto di apparire o danneggiare.
Rashì commenta la ribellione di Korach, facendo dire da Korach a Moshè, le seguenti parole:
“Non bastava che ti fossi preso il compito di regnare in mezzo al popolo? A cosa è servito concedere anche il Sacerdozio ad Aharon?
Non sapendo (o forse facendo finta di non sapere), che il compito sia di Moshè che di Aharon prevedeva molti più oneri che onori.
Viceversa, il suo incarico era solo di onori.
I Maestri della mishnà ci insegnano che il ricco è colui che gioisce della propria porzione che D-o gli manda di giorno in giorno.
A volte un povero è assai più ricco di un vero benestante.
Korach, nonostante la sua posizione di privilegio nei confronti della sua Tribù e di tutto il popolo, era invidioso di Moshè e di Aharon.
Questo però lo porterà ad una situazione di non ritorno, poichè insieme a tutta la sua combriccola, periranno davanti a tutto il popolo.