La rassegna stampa ebraica dal mondo di Kolòt a cura di Ruth Migliara
Anoressia e ortodossia
Secondo un’indagine del Washington Post i disturbi alimentari rappresenterebbero un serio problema tra gli ebrei ortodossi. Quasi 1 ragazza ultraortodossa su 19 soffre in Brooklyn di problemi del comportamento alimentare. L’ebraismo ortodosso, con le sue rigide e restrittive regole di Kashrut, abituerebbe molte giovani donne a un controllo ossessivo del cibo e costituirebbe un alibi dietro cui nascondere gravi patologie, quali anoressia, bulimia, binge eating disorder e altri gravi disturbi.
http://www.ou.org/shabbat_shalom/article/eating_disorder_and_orthodoxy/
Treno talmudico delle 7
Giocare a carte o lettura di riviste disimpegnate.Queste erano le alternative per i pendolari del treno delle 7.51, che da Rockaway porta a Manhattan.
Nel 1991 Arye Markovich, uno dei tanti lavoratori che si spostano ogni mattina per lavoro verso la grande Mela, notò un rabbino ortodosso seduto in uno dei vagoni. Era Rabbi Pesach Lerner, 56. A lui Markovich propose di tenere una lezione di Talmud perché i tanti ebrei presenti su quel treno ogni giorno usassero il loro tempo in modo più costruttivo.
Dopo aver distribuito volantini tra le carrozze, furono presenti alla prima lezione ben 30 persone. Tempo pochi mesi ed era già nato un nuovo gruppo di studio sul diretto delle 8.15.
http://www.vosizneias.com/72784/2011/01/06/far-rockaway-ny-the-talmud-train-troops
Manuale ebraico per fare soldi
Una nuova moda in Cina spopola tra imprenditori e uomini d’affari: la convinzione e conseguente curiosità che esista un segreto ebraico per la ricchezza. Così sono nate pubblicazioni, saggi e conferenze sull’argomento.
Per i cinesi il Talmud nasconderebbe straordinari segreti per incrementare gli affari.La Torah sarebbe una sorta di manuale di business. Vero o non vero, i cinesi ci credono e fanno di tutto per venire a conoscenza della ricetta ebraica per il successo.
http://www.jewlicious.com/2010/12/chinese-discover-key-to-jewish-money-smarts-the-talmud/
La prima donna rabbino di colore licenziata dalla sua comunità
Rabbi Alysa Stanton è dal 2009 alla guida della Congregazione Bayt Shalom a Greenville, N.C., ma tuttavia quest’anno il contratto non le è stato rinnovato. Non si tratterebbe di un problema di discriminazione razziale, ma semplicemente di un cambio di direzione della comunità.
Stanton ha 47 ed è una psicoterapeuta.E’ stata ordinata presso l’Istituto di religione ebraica-Hebrew Union College nel giugno 2009. L’ex pentecostale cristiana si è convertita 20 anni fa mentre frequentava il college.
http://www.jta.org/news/article/2011/01/06/2742434/first-black-female-rabbi-to-leave-congregation
Il lutto secondo gli ebrei indiani
Un gruppo di ebrei indiani si riuniscono in un cortile,siedono su sedie basse sotto una grande tenda. Mangiano riso e pollo profumato, ma non è una occasione lieta.
Si tratta del “Shiva”, ossia il periodo di sette giorni di lutto secondo l’usanza ebraico indiana. In seguito al decesso di un membro della famiglia, i parenti offrono infatti un pasto per la comunità. Un gesto simbolico per “cancellare eventuali debiti che il defunto possa non avere assolto”.
http://blogs.forward.com/the-jew-and-the-carrot/134412/