Il libero arbitrio
Quando Iddio disse a Caino: «Dov’è Abele tuo fratello?». Gli rispose: «Sono forse il custode di mio fratello?
Tu sei il custode di tutte le creature e tu lo cerchi dalle mie mani?».
A cosa è paragonabile ciò? A un ladro che ruba degli oggetti di notte e non viene catturato.
Al mattino il guardiano lo vede.
Gli dice: «Perché hai rubato gli oggetti?».
Risponde: «Io sono un ladro e non ho abbandonato il mio mestiere; però tu, che fai il guardiano, perché hai lasciato il tuo mestiere?
Ed ora vieni a accusarmi?».
Così rispose Caino a Dio: «Io l’ho ucciso in quanto tu hai creato l’istinto malvagio che si trova dentro di me. Tu sei il custode di tutte le creature e hai lasciato che io uccidessi Abele.
Sei quello che l’ha ucciso, perché, se tu avessi accettato il mio sacrificio come hai accettato il suo, non sarei diventato geloso di lui».
Tanchumà Bereshìt 9
È importante notare come, in questo Midràsh, prima viene data una risposta che spiega la frase «sono forse il custode di mio fratello?»: «Tu sei il custode di tutte le creature e tu lo cerchi dalle mie mani?». Tale risposta, che vuol dimostrare come Caino voglia scuotersi di dosso la responsabilità, viene spiegata più ampiamente con l’esempio del ladro.
Varie sono le argomentazioni di Caino verso Dio: «Sono forse io il colpevole? Il colpevole sei tu che hai creato l’istinto del male nell’uomo».
Dio sarebbe, dunque, colpevole dal momento che, se avesse voluto, avrebbe potuto intervenire e fare in modo che Caino non uccidesse Abele.
Il Midràsh cerca di spiegare la frase di Caino «sono forse il custode di mio fratello. Preferendola al problema della responsabilità generale di ogni individuo.
Le domande che pone Caino sono in pratica le stesse che chiunque si pone leggendo il dramma dei due fratelli.
La tesi del Midràsh è: Iddio ha creato l’uomo con l’istinto del bene e l’istinto del male e se Dio non interviene è perché non desidera togliere il libero arbitrio all’uomo.
Egli desidera che l’uomo realizzi, superando le sue debolezze, la sua migliore personalità.
Dio stesso dice a Caino, prima che egli possa compiere il suo passo falso (Gen. Cp. 4, 7).
«Se agirai bene, potrai andare a testa alta; ma se non agirai bene, il peccato sta in agguato alla porta; esso ha desiderio di te, ma tu lo puoi dominare».