Ladri di Mea Shearim hanno fatto il colpo a Milano. La traduzione di Kolòt dal sito ultra-ortodosso israeliano “Chadrè Charedìm”.
Quattro giovani di Mea Shearim sono stati arrestati con il sospetto del furto di Judaica nel Tempio di Milano in Italia. L’ufficiale che ha contribuito al loro arresto racconta la complessa operazione cha ha avuto termine nella lobby di un albergo di Gerusalemme.
Una settimana fa sono stati rubati del Tempio centrale di Milano degli oggetti di Judaica del valore di più di un milione di shekel (in realtà di dollari NdR) e sono stati trafugati nello Stato d’Israele.
Ieri (motzaè shabbàt) sono stati arrestati in un’azione degli investigatori del Comando dello Yarkon quattro sospetti, di età 19-23 anni, che sembrano essere coinvolti nel furto degli oggetti in Israele e nel tentativo di rivenderli.
Gli oggetti di Judaica sono stati recuperati dalla polizia.
Questa mattina (domenica) i sospetti sono stati portati in giudizio con la richiesta di conferma di arresto davanti al tribunale di Tel Aviv, dove è stato confermato l’arresto per sette giorni.
Gli arrestati sono: Meir Yerushalmi, Netanel Saadun, Meir Muallem e Yosef Muallem.
Dudi Bar, ufficiale del reparto investigativo Yarkon, racconta a “Chadrè Charedìm” lo svolgimento dell’episodio:
“Martedì scorso il sospetto assieme al suo complice Meir Yerushalmi è arrivato al Tempio in questione in Italia provvisto della chiave del Tempio (in realtà dell’Aròn Hakòdesh NdR) ottenuta con l’inganno e con delle valigie nelle quali ha riposto gli oggetti rubati. Ha rubato 2 corone e 4 paia di puntali e la chiave del Tempio.
“Venerdì scorso abbiamo ricevuto un’informativa della polizia sul caso. Abbiamo saputo che la merce rubata si trova in Israele e che i ragazzi l’hanno portata a casa di un esperto di Judaica per stimare la refurtiva. Ci siamo precipitati a casa dello stesso esperto che ci ha raccontato che il giorno prima si è presentato un giovane che ha raccontato che un suo amico, un uomo d’affari francese, lo ha inviato con degli oggetti di Judaica al fine di farne stimare il valore. L’esperto ha pagato una caparra di 70.000 dollari e ha ricevuto gli oggetti.
“Al termine dello shabbat il ragazzo si è presentato a un appuntamento concordato con l’esperto di Judaica in un albergo di Gerusalemme dove lo aspettavano esponenti della polizia che lo hanno prelevato per interrogarlo. Nel breve interrogatorio svoltosi nella lobby dell’albergo il ragazzo ha raccontato di essere stato mandato da 2 amici che lo aspettavano in macchina fuori dall’albergo. Siamo usciti fuori e abbiamo arrestato i 2 ragazzi” – conclude con soddisfazione l’ufficiale di polizia.
Dopo l’arresto si è svolta una perquisizione a casa dei sospetti e là è stata trovata la chiave del Tempio e altri oggetti che li collegavano al furto. Secondo la stima della polizia i sospetti hanno perpetrato un altro furto in Italia e tutta la faccenda è oggetto di inchiesta della polizia.
Traduzione: David Piazza
Fonte: http://www.bhol.co.il/article.aspx?id=24256