Daniele Cohen ci spiega le novità dell’appuntamento di oggi
La giornata Europea della Cultura Ebraica rappresenta un momento di incontro e di scambio importante con i nostri concittadini milanesi. Per questa ragione abbiamo voluto offrire ospitalità in quello che è un luogo simbolo dell’ebraismo milanese, la nostra Sinagoga Centrale di Via Guastalla.
Arte ed Ebraismo è sicuramente un tema ampio che si presta ad una particolare ricchezza di contenuti; ogni scelta quindi è per sua natura limitata e discutibile, ma abbiamo cercato comunque di creare occasioni culturali speriamo di interesse per tutti, spaziando dalla musica alla scultura, dalla pittura alle parole.
Dopo il saluto del Presidente Jarach e delle Autorità presenti ed il tradizionale atteso intervento di apertura del rabbino capo Alfonso Arbib, si confronteranno sul tema del rapporto tra arte e ebraismo la regista Andree Ruth Shammah, direttrice del Taetro Franco Parenti e il direttore del dipartimento Educazione e Cultura dell’UCEI rav Roberto Della Rocca.
Abbiamo pensato di offrire al pubblico una serie di punti di vista e approcci diversi intorno al tema della Giornata e questa idea rappresenta il filo conduttore di tutte le iniziative. Alcune di queste rappresentano delle novità assolute ed altre per la prima volta vengono ospitate in via Guastalla.
All’esposizione in sala Jarach delle opere di Tobia Ravà, Gabriele Levy, Ariela Bohm e Fred Charap, incentrate sulla rivisitazione artistica dell’alfabeto ebraico, faranno da contraltare le visite guidate alla Pinacoteca di Brera, con un percorso speciale dedicato alla cultura ebraica. In serata alle 19 andrà in scena la musica, con un programma particolarmente interessante per gli appassionati di musica barocca: i Salmi davidici del compositore secentesco Salomone Rossi che lasceranno poi spazio alle contagiose melodie klezmer e yemenite del Trio NefEsh. A completare la Giornata saranno l’esposizione delle immagini finaliste del concorso fotografico Obiettivo sul mondo ebraico indetto dall’Archivio della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea, con la premiazione dei tre vincitori, le visite guidate alla Sinagoga e gli stand di libri, gastronomia e oggettistica.
Non vogliamo però che la Giornata della Cultura diventi o sia percepita come l’unico momento dove concentrare le iniziative culturali della nostra Comunità, ma esattamente il contrario: la Giornata deve poter diventare un punto di partenza e un catalizzatore per ulteriori progetti e iniziative che abbiamo in mente e che cercheremo di avviare nel corso dell’anno, anche in collaborazione con il Comune di Milano con cui stiamo studiando alcune iniziative comuni.
Speriamo quindi di aver creato una serie di iniziative di qualità che possano allo stesso tempo emozionare, appassionare e, perché no, anche far discutere, perché anche la discussione rappresenta un patrimonio fondamentale della cultura ebraica.
Ci piace guardare al futuro cercando, se possibile, di operare secondo un principio che riteniamo essere uno dei cardini della nostra azione in Comunità: vivere il nostro Paese e la città che ci ospita e lasciare che l’Italia e Milano entrino nella nostra Comunità. Attraverso la conoscenza e lo scambio reciproco si combatte l’ignoranza, causa principale dell’antisemitismo e di ogni pregiudizio. Anche l’organizzazione di visite guidate alla Pinacoteca di Brera ci pare un primo piccolo segno, che per noi ha un significato prima civico e politico oltre che culturale e che va in questa direzione portando la Cultura ebraica fuori dalle nostre porte, al servizio dei cittadini in uno dei luoghi “sacri” della cultura e dell’arte italiana e cittadina.
La Giornata della Cultura quindi come occasione di scambio con la città, dove le porte della nostra Sinagoga si aprono per favorire un flusso in due direzioni: accogliere con gioia chi entra e, con altrettanta gioia, far uscire l’Ebraismo nella città e tra i cittadini.