Mishnah Betzah 1, 5 (12a): “Bet Shammay dice: non si trasportano (di Yom Tov) nè il bambino, nè il Lulav, né il Sefer Torah su suolo pubblico, mentre Bet Hillel permette”. Bet Shammay ritiene che soltanto cose inerenti al cibo possano essere trasportate di Yom Tov per la strada. Bet Hillel riconosce invece il principio per cui mi-tokh she-hutterah hotzaah le-tzòrekh akhilah, hutterah namey she-lo letzòrekh akhilah, a condizione che vi sia comunque un tzòrekh mitzwah (legato all’esecuzione di una Mitzwah) o un tzòrekh hanaah (legato a un godimento o vantaggio).
Il suo ragionamento è che quando la Torah permette l’esecuzione di determinate melakhot legate al cibo intende permettere in realtà queste melakhot non solo per le necessità fisiche, ma a qualsiasi scopo utile. La Halakhah è stata stabilita secondo l’opinione di Bet Hillel.
La maggioranza dei Posseqim ritiene che il principio “mi-tokh” trovi applicazione per 4 melakhot soltanto: hotzaah (trasportare), afiyah u-bishul (cucinare), shechitah (macellare), hav’arah (accendere il fuoco). Mentre tutte le altre Mitzwòt connesse con okhel nefesh possono essere eseguite solo per rispondere a bisogni fisici, queste quattro possono eseguite anche per altri scopi, a condizione che 1) siano scopi legati a Yom Tov. P.es. non è permesso trasportare di Yom Tov le chiavi dell’ufficio, dal momento che non hanno alcuna utilità nel giorno festivo; 2) siano scopi condivisi dalla maggioranza degli individui. P.es.: non è permesso, sulla base del solo mi-tokh, trasportare medicine, dal momento che non rappresentano una necessità generale. E’ tanto più proibito trasportare ciò che non ha utilità alcuna.
La Torah proibisce di preparare cibo di Yom Tov per il giorno successivo, sebbene anche quest’ultimo sia Yom Tov: il Yom Tov Shenì è infatti un’istituzione rabbinica e per la Torah va considerato sotto questo aspetto come se fosse feriale. Il cibo eventualmente così preparato è proibito.
Il tempo che intercorre fra il tramonto e l’uscita delle stelle (beyn ha-shemashot) non sappiamo se appartenga al giorno uscente o a quello entrante. E’ pertanto proibito compiere melakhot prima del tramonto per beneficiarne durante beyn ha-shemashot, per il dubbio che sia già l’indomani. Durante beyn ha-shemashot è permesso compiere solo melakhot de-rabbanan (proibite per disposizione rabbinica) per beneficio immediato, basandoci sul principio sfeqa’ de-rabbanan le-qulla’ (dove il dubbio riguarda un divieto rabbinico si può essere facilitanti): anche in questo caso è possibile infatti che il beneficio ricada in ciò che è legalmente parte del giorno successivo. Durante beyn ha-shemashot non è permesso pertanto bollire dell’acqua per il tè o il caffè neppure per berla subito, mentre è permesso trasportare oggetti in un karmelit, dove il trasporto è proibito solo per disposizione rabbinica.
E’ però consentito cucinare in un quantitativo maggiore il primo giorno affinché parte dello stesso cibo resti di proposito anche per il secondo (ribbuy ba-she’arim), nella misura in cui ciò non richiede un’azione in più. In tal caso occorre però stare attenti a 1) non dichiarare ciò che si sta facendo. Inoltre 2) si deve aver cura che la preparazione abbia luogo effettivamente entro l’ora di pranzo del primo giorno, altrimenti sarebbe evidente l’aggiramento (ha’aramah): non è infatti consentito limitarsi a un assaggio del cibo il primo giorno per permettere la consumazione di tutto il resto il secondo. Infine 3) è necessario che tutto ciò che è oggetto della melakhah, compresa la parte eccedente, sia egualmente utilizzabile di Yom Tov. E’ pertanto lecito trasportare di Yom Tov un sacco di patate anche se si sa che non di tutte si ha bisogno, perché tutte si prestano a essere mangiate di Yom Tov. Invece non è lecito aggiungere al mazzo delle chiavi di casa, necessarie per Yom Tov, quelle dell’ufficio in cui si presume che di Yom Tov non si vada.
E’ proibito eseguire di Yom Tov qualsiasi preparativo per il giorno successivo anche se non si tratta di una melakhah vera e propria (hakhanah). P.es. non è lecito apparecchiare la tavola il primo giorno per la sera, che appartiene già al giorno successivo.
E’ però lecito riempire di acqua una pentola sporca per evitare le incrostazioni (è semplicemente una preparazione di tipo passivo o preventivo).
E’ lecito scongelare il primo giorno un cibo necessario per la sera a condizione che lo si tolga dal freezer entro la mattinata, in modo che non sia ovvio che lo si sta scongelando per usarlo dopo il tramonto. Anche in tal caso 1) si tratta di una preparazione passiva (il cibo si scongela da solo per il semplice fatto di averlo spostato), cui 2) si unisce il disagio di dover rinviare il pasto della seconda sera qualora il cibo venga scongelato solo dopo l’uscita delle stelle. Non si può però fare altrettanto il secondo giorno per mangiare dopo Yom Tov.
E’ proibito il primo giorno preparare un Sefer Torah in vista della lettura del secondo giorno.
E’ proibito trasportare il primo giorno un oggetto che è necessario il secondo in un altro luogo: p.es. il lulav, qualora ci si voglia recare il secondo giorno di Sukkot in un altro BhK, ovvero riportare a casa il Tallit dopo la Tefillah.