“La darete al sacerdote El’azàr…” (Bemidbàr 19, 3). Ci si domanda per quale motivo il precetto della parà adumà – vacca rossa, non sia stato eseguito da Aharòn nel deserto. Rabbì Shlomò Izhaki, conosciuto con il suo acronimo come Rashì, spiega nel suo commento alla Torà a nome di Rabbì Moshè ha-Darshan: Questo precetto non poteva essere messo in pratica da Aharòn perché egli è colui che materialmente aveva fatto il vitello d’oro. Pertanto visto che la vacca rossa fungeva da espiazione per il peccato del vitello d’oro, non è opportuno che tale espiazione venga svolta dall’artefice stesso del vitello d’oro, secondo il principio che: “l’accusatore non può divenire difensore”.