“Secondo le loro famiglie del casato paterno nel numero dei nomi…” (Bemidbàr 1, 2). La forza dei figli d’Israele è stata quella di aver mantenuto la purezza delle loro famiglie e delle loro parentele in un esilio così duro come quello d’Egitto, un paese dove si trovavano asserviti ed esposti a degenerazione morale. Da ciò deriva che essi seppero serbare intatta la propria genuinità, e seppero tenersi lontani da ogni forma di assimilazione. Essi infatti si astennero dall’accostarsi all’ambiente straniero circostante, e neppure assunsero dei nomi estranei alla tradizione ebraica. Ecco che allora possiamo leggere la frase anteponendo la seconda parte alla prima: “Grazie al fatto che conservarono i loro nomi, poterono mantenere intatte le loro famiglie”.