Come scrive l’Independent nella sua introduzione “E’ un ragazzo del Queens, New York, che adora la sua anziana zia e sente tutto il peso del mondo sulle sue spalle. E’ naturale che Spider-man sia ebreo!”.
Anche Andrew Garfield, l’attore britannico di origine ebraica che interpreta Peter Parker nella nuova saga di Spider-Man prodotta dalla Sony, è convinto di ciò e spiega come e perché proprio dalle pagine del giornale citato:
Spider-Man è nevrotico. Peter Parker non è un ragazzo semplice. Non riesce a spegnersi e pensa di non fare mai abbastanza. E poi è sempre in preda a una certa carenza di fiducia di sé. E’ sempre dubbioso e in ansia sul suo futuro proprio perché tende a essere un po’ troppo nevrotico. E’ ebreo, sono tutte caratteristiche abbastanza chiare. Spero che nessuno si offenda per questi cliché, anche mio padre è ebreo. E io queste caratteristiche le ho tutte. Riflette sempre troppo e per lui sarebbe tutto più semplice se fosse un robotico salvatore di vite!
Un ambito che gli amanti della settima arte conoscono bene grazie ai film e alle nevrosi della New York di Woody Allen o Ben Stiller.
Naturalmente poi, i riferimenti fatti da Garfield vanno in direzione di alcuni tratti del personaggio e non tanto alla religione professata (Spider-Man nei fumetti viene descritto come protestante). Eppure, considerato che il papà dell’Arrampicamuri risponde al nome di Stanley Martin Lieber ed è un newyorkese figlio di immigrati rumeni di fede ebraica, è del tutto normale che il suo pargolo sia in qualche modo depositario del concetto diArvut basato sull’importanza del doversi prendere cura del prossimo. Le “Grandi Responsabilità” tipiche del supereroe.
Una caratteristica questa condivisa da un grande numero di personaggi, non necessariamente della Marvel, che nel corso del tempo sono stati declinati in svariate maniere – come non pensare alla marcata cristologia dell’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder ad esempio – ma che, in prima istanza, sono nati dalle menti e dalla fantasia di artisti di fede ebraica. Oltre al già citato Stan Lee, vale la pena citare il Batman di Bob Kane (Robert Kahn) e Bill Finger (Milton Finger), Superman di Jerry Siegel e Joe Shuster e i Captain America, Thor, Hulk, Iron Man, X-Men, Fantastici 4 di Jack Kirby (Jacob Kurtzberg) e/o Joe Simon (Hymie Simon) e/o Larry Lieber.
La sinossi ufficiale:
Abbiamo sempre saputo che la battaglia più difficile per Spider-Man è stata quella con sé stesso: la lotta fra gli obblighi quotidiani e ordinari di Peter Parker e le straordinarie responsabilità dell’Uomo Ragno. Ma in The Amazing Spider-Man 2, Peter Parker scopre che c’è un conflitto ben più arduo che lo attende.
E’ grandioso essere Spider-Man (Andrew Garfield). Per Peter Parker nessuna emozione è paragonabile a quella provata mentre “vola” fra i grattacieli, accettando il fatto di essere un eroe e trascorrendo il tempo con Gwen Stacy (Emma Stone). Ma essere Spider-Man ha un prezzo: solo lui può proteggere i concittadini di New York dalle terribili minacce dei villain. Con l’emergenza nata con Electro (Jamie Foxx), Peter deve confrontarsi con un nemico molto più potente di lui. E con il ritorno del suo vecchio amico Harry Osborn (Dane DeHaan), Peter realizza che tutti i sui nemici sono accomunati da una cosa: La OsCorp.
La sceneggiatura della pellicola, scritta da James Vanderbilt, è stata rimaneggiata Roberto Orci e Alex Kurtzman (Star Trek, Transformers), e da Jeff Pinkner (Lost, Fringe). A produrre, ancora una volta, ci saranno Avi Arad e Matt Tolmach.
The Amazing Spider-Man 2: Il Potere di Electro ha una release programmata per il 2 maggio 2014 (in Italia uscirà il 23 aprile) e sarà in 3D.
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