“La vita di Sarà fu…” (Bereshìt 23, 1).
Il grande commentatore italiano Rabbì Ovadià Sforno commenta questo verso dicendo: Sarà mori, dopo la nascita di Rivkà, colei che era degna di prendere il suo posto, e dopo che il fatto fu reso noto ad Avrahàm. Come dicono i nostri Maestri, il loro ricordo sia in benedizione, nel Talmud (Yomà, 38b): “Un giusto non se ne va da questo mondo se non è nato un altro giusto come lui”. Come è scritto in Qoèlet (1, 5): “Il Sole Sorge il Sole tramonta”.
Dalla newsletter Hashavua del Rabbinato Centrale Milano