“Mi shenikhnas Adar marbim be simchà – Da quando entra Adar aumenta la gioia” (mishnà ta’anit 29).
Questo è il primo dei quattro sabati segnalati o particolari: Shabbat shekalim in cui spesso cade anche il Rosh chodesh Adar oppure è quello in cui si annuncia il capo mese di Adar.
I quattro sabati segnalati cadono tutti nel mese di Adar, fino a quello in cui si annuncia l’arrivo del mese di Nissan, in cui cade Pesach.
Durante questo Shabbat, vengono letti due sifré Torà: nel primo si legge la parashà di Mishpatìm; mentre nel secondo, il brano in cui viene comandata l’offerta del mezzo siclo d’argento come censimento dei capo famiglia, per l’acquisto dei capretti per il sacrificio di Pesach.
La Torà comanda di offrire “machatzit ha shekel – mezzo siclo“ non uno intero e, di non aumentare l’offerta, né di diminuirla: “il ricco non aumenti, il povero non diminuisca“.
Ci sono delle offerte che possono essere libere a seconda della possibilità economica di chi le fa. Rientrano fra queste le offerte di beneficenza o quelle per uno scopo particolare.
“Ma sheiddevenu libò nadiv – ciò che il suo cuore desidera offrire“.
Questa del mezzo siclo al contrario è ben determinata, proprio perché ha lo scopo di non far sentire in difficoltà coloro che non hanno molte possibilità economiche, nel dover usufruire del dono altrui per una mizvà tanto importante come il korban pesach.
La motivazione del mezzo siclo, secondo l’interpretazione di alcuni Maestri è quella di farci pensare che nessun uomo, tanto più un ebreo, sia completo se non ha vicino a sé un altro membro del suo popolo;
Soltanto se ci sentiamo legati da un vincolo di appartenenza e soprattutto di riconoscenza saremo in grado di dare al nostro popolo grandezza e forza.
Non dimentichiamoci che il termine “yehudì” ha anche come radice la parola “todà” che oltre che grazie, vuol dire anche riconoscenza per ciò che il proprio fratello fa, indipendentemente dal fatto che sia molto o poco.
Non serve dare molto per essere ringraziati! L’importante è che ciò che si dà lo si dia con il cuore ed a posto con la propria coscienza.
Shabbat Shalom