Combattere la crisi facendo cultura. Un ristorante kasher milanese ci ha provato. Ecco la recensione di uno dei giornalisti presenti
Amo conoscere le altre culture, arricchirmi dissetandomi di sapere. Mi è sempre piaciuto, l’ho sempre fatto e mi son sempre domandata perché, purtroppo, per farlo bisogna sempre viaggiare. Che è una cosa meravigliosa, sia chiaro, ma le possibilità per farlo sono molto scarse. Della cultura ebrea sapevo ben poco. Ero già stata al Ristorante Re Salomone (leggete la recensione qui) ma non avevo fatto altro che mangiare i loro deliziosi piatti e limitarmi ad osservare.
Ne ero uscita arricchita della loro cultura culinaria, ma nulla più. Fino a che, qualche giorno fa, David, il figlio del proprietario del ristorante, mi ha contatta per chiedermi se volevo partecipare ad una serata da loro organizzata che prendeva il nome di Gustando lo shabbat. Come al solito non mi sono fatta attendere, mi conoscete. Avevo la possibilità di tornare a mangiare da loro e, soprattutto, imparare finalmente qualcosa della loro cultura: impossibile tirarsi indietro.
Ma che cos’è lo shabbat? Per evitare di sbagliare (ho capito tutto, giuro, ma è meglio se lo facciamo spiegare da loro!) uso le loro parole:
Lo Shabbat è il giorno festivo ebraico, il giorno del riposo. È una ricorrenza cerimoniale allegra piena di rituali e tradizioni ed è incentrata sui pasti. Si svolge ogni sabato in famiglia (dal venerdì al tramonto, che per gli ebrei è l’inizio del sabato) e dura fino al tramonto del sabato.
Molti conoscono lo Shabbat (io non ero tra questi fino a settimana scorsa!) ma in pochissimi sanno cosa rappresenta, come si festeggia e perché è così importante astenersi dal lavoro per rispettarlo. Così Re Salomone ha deciso di trasformare questo rito familiare in un rito allargato, che si ripete ogni giovedì sera al risotorante alla presenza del Rabbino e dei ragazzi del movimento giovanile Benè Akiva che si sparpagliano per la sala, animano la serata e rispondono alle curiosità degli ospiti. Si mangia, si canta e soprattutto si ascolta e ci si confronta con molta serenità (il Rabbino è molto serio ma simpaticissimo!).
Voi sapete cos’è la carne kosher? E il vino kosher? E perché gli ebrei portano la kippah? E lo sapevate che le donne al posto della kippah mettono una parrucca? Noi l’abbiamo scoperto insieme a loro, in una serata meravigliosa. E anche un po’ magica, che riesce a farti dimenticare di tutto (come è nell’intento dello Shabbat!), almeno per qualche ora.
http://www.eatitmilano.it/2012/06/14/shabbat/
Ne ero uscita arricchita della loro cultura culinaria, ma nulla più. Fino a che, qualche giorno fa, David, il figlio del proprietario del ristorante, mi ha contatta per chiedermi se volevo partecipare ad una serata da loro organizzata che prendeva il nome di Gustando lo shabbat. Come al solito non mi sono fatta attendere, mi conoscete. Avevo la possibilità di tornare a mangiare da loro e, soprattutto, imparare finalmente qualcosa della loro cultura: impossibile tirarsi indietro.
Ma che cos’è lo shabbat? Per evitare di sbagliare (ho capito tutto, giuro, ma è meglio se lo facciamo spiegare da loro!) uso le loro parole:
Lo Shabbat è il giorno festivo ebraico, il giorno del riposo. È una ricorrenza cerimoniale allegra piena di rituali e tradizioni ed è incentrata sui pasti. Si svolge ogni sabato in famiglia (dal venerdì al tramonto, che per gli ebrei è l’inizio del sabato) e dura fino al tramonto del sabato.
Molti conoscono lo Shabbat (io non ero tra questi fino a settimana scorsa!) ma in pochissimi sanno cosa rappresenta, come si festeggia e perché è così importante astenersi dal lavoro per rispettarlo. Così Re Salomone ha deciso di trasformare questo rito familiare in un rito allargato, che si ripete ogni giovedì sera al risotorante alla presenza del Rabbino e dei ragazzi del movimento giovanile Benè Akiva che si sparpagliano per la sala, animano la serata e rispondono alle curiosità degli ospiti. Si mangia, si canta e soprattutto si ascolta e ci si confronta con molta serenità (il Rabbino è molto serio ma simpaticissimo!).
Voi sapete cos’è la carne kosher? E il vino kosher? E perché gli ebrei portano la kippah? E lo sapevate che le donne al posto della kippah mettono una parrucca? Noi l’abbiamo scoperto insieme a loro, in una serata meravigliosa. E anche un po’ magica, che riesce a farti dimenticare di tutto (come è nell’intento dello Shabbat!), almeno per qualche ora.
http://www.eatitmilano.it/2012/06/14/shabbat/