Descrizione
Libro di preghiere di rito italiano in uso oggi nelle sinagoghe, con chiare indicazioni dei brani recitati dal solo chazàn (ufficiante) e quelli recitati invece insieme al pubblico, per una partecipazione consapevole alle funzioni.
Quest’edizione comprende tutte le tefillòt per la festa di Sukkòt (solo testo ebraico), sia per i giorni di Mo’èd, sia per quelli di Chol Hamo’èd, comprese le relative letture della Torà.
Indice מפתחות
Vigilia della festa ערב חג
’Erùv Tavshilìn 1 ערוב תבשילין
Accensione dei lumi 2 הדלקת נרות
Minchà della vigilia 3 מנחה לערב חג
Arvìt di Yom Tov ערבית של יום טוב
Venerdì sera 13 קבלת שבת
’Arvìt di Yom Tov 17 ערבית של יום טוב
Formulario di Yom Tov e venerdì sera 31 סדר ליל יום טוב שחל בשבת
Kiddùsh serale di Yom Tov 33 קדוש ליל יום טוב
Hakkafòt di Simchàt Torà 38 סדר ההקפות לשמחת תורה
Shachrìt di Yom Tov שחרית של יום טוב
Berakhòt del mattino 45 ברכות השחר
Zemiròt 50 זמירות
Nishmàt 65 נשמת
Yotzèr di Yom Tov 69 יוצר של יום טוב
Lulàv 82 סדר נטילת לולב
Hallèl 83 הלל
Lettura della Torà di Yom Tov 88 הוצאת ספר תורה של יום טוב
Parashà-Haftarà del 1° e 2° giorno di Sukkòt 97 קריאה ליום א’ וב’ של סוכות
Parashà-Haftarà di Sheminì ’Atzeret 103 קריאה לשמיני עצרת
Parashà-Haftarà di Simchàt Torà 107 קריאה לשמחת תורה
Hosha’anòt del 1° e 2° giorno di Sukkòt 118 הושענות ליום א’ וב’ של סוכות
Musàf di Yom Tov 123 מוסף של יום טוב
Kiddùsh diurno di Yom Tov 140 קדוש שחרית ליום טוב
Minchà di Yom Tov 141 מנחה של יום טוב
’Arvìt di Motzaè Yom Tov e Chol Hamo’èd 155 ערבית למוצאי יום טוב ולחול המועד
Havdalà 175 הבדלה על הכוס
Chol Hamo’èd חול המועד
Shachrìt di Chol Hamo’èd 179 שחרית חול המועד
Yotzèr di Chol Hamo’èd 191 יוצר של חול המועד
Hallèl 203 הלל
Lettura della Torà di Chol Hamo’èd 207 הוצאת ספר תורה של חול המועד
Parashà del 3° giorno di Sukkòt 210 קריאה ליום ג’ של סוכות
Parashà del 4 giorno di Sukkòt 211 קריאה ליום ד’ של סוכות
Parashà del 5° giorno di Sukkòt 212 קריאה ליום ה’ של סוכות
Parashà del 6° giorno di Sukkòt 213 קריאה ליום ו’ של סוכות
Hosha’anòt 215 הושענות
Musàf di Chol Hamo’èd 221 מוסף של חול המועד
Minchà di Chol Hamo’èd 235 מנחה של חול המועד
Shabbàt Chol Hamo’èd שבת חול המועד
’Arvìt di Shabbàt Chol Hamo’èd 246 ערבית של שבת חול המועד
Venerdì sera 246 קבלת שבת
Formulario del venerdì sera 264 סדר ליל שבת חול המועד
Kiddùsh serale di Shabbàt Chol Hamo’èd 266 קדוש ליל שבת חול המועד
Shachrìt di Shabbàt Chol Hamo’èd 268 של שבת חול המועד שחרית
Zemiròt 273 זמירות
Yotzèr 290 יוצר
Hallèl 302 הלל
Lettura della Torà di Shabbàt Chol Hamo’èd 306 הוצאת ספר תורה לשבת חול המועד
Parashà-Haftarà di Shabbàt Chol Hamo’èd 311 קריאה לשבת חול המועד
Hosha’anòt 320 הושענות
Musàf di Shabbàt Chol Hamo’èd 324 מוסף של שבת חול המועד
Kiddùsh diurno di Shabbàt Chol Hamo’èd 336 קדוש שחרית לשבת חול המועד
Minchà di Shabbàt Chol Hamo’èd 337 מנחה לשבת חול המועד
Hosha’anà Rabbà הושענא רבה
Tikkùn per la notte di Hosha’anà Rabbà 351 תקון ליל הושענא רבה
Shachrìt di Hosha’anà Rabbà 473 שחרית של הושענא רבה
Yotzèr di Hosha’anà Rabbà 489 יוצר של הושענא רבה
Hallèl 501 הלל
Lettura della Torà di Hosha’anà Rabbà 507 הוצאת ספר תורה של הושענא רבה
Parashà di Hosha’anà Rabbà 509 קריאה של הושענא רבה
Musàf di Hosha’anà Rabbà 515 של הושענא רבה מוסף
Hosha’anòt 522 הושענות
Introduzione
Introduzione alla prima edizione 2008
L’iniziativa editoriale di Morashà, in corso da alcuni anni, con l’obiettivo di fornire nuove edizioni di siddurìm secondo il minhàg italiano, chiare e ordinate, arriva con questa pubblicazione ad un nuovo importante traguardo, la raccolta delle tefillòt per Sukkòt. Sukkòt non è una festa unica, ci sono i mo’adìm iniziali e il chol hamo’èd (la cosiddetta “mezza festa”), c’è Hosha’anà Rabbà e alla fine Sheminì ’Atzèret e Simchàt Torà. Per queste ultime occasioni erano stati già pubblicati dei piccoli volumi a parte, ma si sentiva la necessità di un’opera completa che contenesse tutto e che finalmente ora vede la luce.
Sukkòt è una festa particolare per la sua collocazione temporale (inizio dell’autunno), le sue mitzvòt caratteristiche (sukkà e arba’à minìm) e il suo spirito, che è di gioia, solo un po’ velato dall’attesa degli ultimi momenti del giudizio che seguono le prime ricorrenze di tishrì, Rosh Hashanà e Kippùr. Questo senso di gioia nasce, con un percorso di pensiero tipicamente ebraico, dalla riflessione sulla natura umana, sulla sua forza e sulla sua debolezza; tanto più coinvolgente quando si riferisce alla speciale condizione degli ebrei. Sono riflessioni che non devono condurre alla disperazione o all’auto-esaltazione, ma devono essere indirizzate a un sereno ottimismo, nella fiducia della protezione divina, tanto efficacemente simboleggiata dal tetto della sukkà. Ne sanno qualcosa proprio gli ebrei romani che hanno affrontato proprio durante questa festa i momenti più duri della loro storia recente: la razzia nazista del 16 Ottobre 1943, e l’attentato alla Sinagoga del 9 Ottobre 1982. Eppure tutto questo non ha tolto la forza alla celebrazione di Sukkòt, che anzi di anno in anno è sempre più festeggiata, nelle case e nelle riunioni pubbliche.
Chazàk a tutti coloro che hanno contribuito con i loro mezzi e la loro professionalità alla realizzazione di questo volume, e a tutti chàg samèach.
Riccardo Shemuel Di Segni
Siddùr Benè Romi
Benè Romi è il nome con cui vengono chiamati gli ebrei di rito italiano nella letteratura rabbinica talmudica, dove ne vengono descritte le specifiche usanze, sin dai primi secoli dell’era volgare (p.e. TB Pesachìm 53a). Il primo siddùr di preghiere mai stampato al mondo è quello per gli ebrei italiani (Soncino 1485). Una edizione di poco posteriore (Bologna, 1540) è servita da supporto per la presente pubblicazione. Numerose altre edizioni si sono aggiunte nel tempo. Particolarmente degna di nota è quella curata da Shemuèl Davìd Luzzatto (Shadàl: Livorno, 1856), con un’ampia prefazione in cui il rito italiano viene studiato e descritto per la prima volta (rist. D. Goldschmidt, Mavò le-Machzor Benè Roma, Tel Aviv, 1966). Il Novecento ha visto diverse pubblicazioni: ricordiamo quelle di A. Hasdà (Torino, 1905), D. Camerini (Torino, 1916) e nel secondo dopoguerra quelle di D. Prato e D. Panzieri a uso della Comunità di Roma, mentre D. Disegni curava edizioni particolari per le Comunità di Torino e Milano; va ricordata infine quella più recente di M.E. Artom con le varianti di tutte le Comunità.
La collana Siddur Benè Romi si aggiunge a questa antica tradizione dal 1999, data in cui viene pubblicata una prima edizione a uso privato del siddùr per i giorni feriali e shabbàt, fino a coprire quasi tutte le ricorrenze del ricco calendario liturgico ebraico. Caratterizzano la collana la nuova composizione elettronica dei testi (i siddurìm precedenti venivano riprodotti in anastatica con evidente degrado della leggibilità); una costante redazione critica degli stessi, che facendo riferimento a tutte le edizioni precedenti, tenga conto dei minhaghìm in uso oggi nei diversi battè hakkenèset; un’impostazione grafica che ne esalti la leggibilità e chiarisca quali sono i brani di competenza del singolo e quali del solo chazàn; delle brevi note halakhiche che possano essere finalmente di guida a chi riconosce nella tefillà non solo un bisogno del cuore, ma anche una dettagliata mitzvà; una punteggiatura ebraica moderna più comprensibile; l’uso di convenzioni grafiche che facilitano la partecipazione alla tefillà in pubblico (parentesi tonde per i brani sottovoce, parentesi quadre per quelli in coro, triangolini grigi per i punti in cui ci si inchina).
È ferma convinzione dei redattori che non solo la sopravvivenza, ma lo sviluppo e la crescita delle specifiche tradizioni comunitarie debbano essere sostenute, oltre che dalla buona volontà dei singoli, da strumenti culturali costantemente aggiornati. Speriamo che il Siddùr Benè Romi possa essere uno di questi.
La redazione